Nuova Sabatini, agevolazioni per le imprese

La Nuova Sabatini è una legge che prevede un’agevolazione concessa alle micro, piccole e medie imprese, allo scopo di accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare l’accesso al credito delle aziende interessate. L’agevolazione consiste nell’erogazione di un finanziamento alle PMI per l’acquisto di nuovi beni strumentali o di nuove tecnologie digitali.

I soggetti beneficiari previsti dalla Nuova Sabatini sono le micro, le piccole e le medie imprese che alla data di presentazione della domanda:

  • Hanno una sede operativa in Italia e risultano regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle Imprese, ovvero nel Registro delle imprese di pesca;
  • Sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
  • Non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
  • Non si trovano in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà così come individuata nel regolamento GBER.

I soggetti esclusi dalle agevolazioni della Nuova Sabatini sono le aziende operanti nei seguenti settori:

  • Dell’industria carboniera;
  • Delle attività finanziarie e assicurative (settore K della classificazione delle attività economiche ATECO 2007);
  • Della fabbricazione di prodotti di imitazione o di sostituzione del latte o dei prodotti lattiero-caseari;
  • Delle attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione, secondo quanto previsto dall’articolo 1, comma 2, del regolamento GBER.

Sono ammesse le imprese che operano in tutti gli altri settori.

La Nuova Sabatini può essere utilizzata per l’acquisto o l’acquisizione in leasing di:

  • Macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo;
  • Hardware, software e tecnologie digitali.

Tutte le spese devono essere classificabili nell’attivo dello Stato Patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4, dell’articolo 2424 del codice civile, e destinate a strutture produttive già esistenti o da realizzare ovunque localizzate nel territorio nazionale.

A fronte di un finanziamento erogato da una banca o un intermediario finanziario, é concessa un’agevolazione sotto forma di un contributo pari all’ammontare degli interessi calcolati al tasso del 2,75%, su un piano d’ammortamento convenzionale, con rate semestrali costanti della durata di 5 anni, di importo corrispondente al finanziamento.

Il finanziamento deve presentare le caratteristiche di seguito descritte:

  • Essere deliberato da una banca o intermediario finanziario;
  • Essere deliberato per un valore non inferiore a 20 mila euro e non superiore a 2 milioni di euro;
  • Avere durata massima di 5 anni dalla stipula del contratto;
  • Essere interamente utilizzato per l’acquisto (o l’acquisizione in leasing) degli investimenti agevolabili.

La richiesta di finanziamento va compilata dall’impresa in formato elettronico. Tale domanda, unitamente all’ulteriore documentazione prevista, dovrà essere sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa, o da un suo procuratore, tramite firma digitale e presentata via P.E.C. alle banche/intermediari finanziari aderenti alle convenzioni, a partire dalle ore 9.00 del 31 marzo 2014.

Per ulteriori informazioni accedere alla pagina contatti.

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